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Bruno il comandante, storie di partigiani

Domenica 19 Dicembre 2004 a Saranno si e' tenuto il consueto incontro annuale dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) per il tesseramento.

Per l'occasione il comandante Bruno ha ricevuto una medaglia d'oro di ringraziamento per gli anni spesi come presidente dell'ANPI di Saronno. Della cronaca dell'evento ne parlerà la stampa locale, io vorrei raccontarvi alcune storie che ho sentito.

Nuccia Pagani e’ una donna di bella presenza, pur avendo superato gli …anta. I suoi occhi brillano e mostrano grinta, entusiasmo e voglia di vivere. E’ la nuova presidentessa dell’ANPI di Saronno e mi ha raccontato della sua giovinezza da staffetta dei partigiani. Lei viveva a Saronno e lavorava alla stamperia BRAC. Di nascosto portava gli ordini e qualche volta anche gli sbandati fino in Val d’Ossola, dove c’erano le brigate partigiane.

Mi ha raccontato che in bicicletta andava da Saronno fino a Sesto Calende dove veniva traghettata con una barca sulla sponda piemontese del fiume Ticino, poi si inerpicava per sentieri secondari fino in Val d’Ossola. Oggi giorno un viaggio del genere in bicicletta e’ un’avventura, immaginatevelo sessant’anni fa, con le strade di allora ed il pericolo di incappare ad ogni curva in una pattuglia di repubblichini o di Tedeschi.

Il Prevosto di Saronno, monsignor Centemeri, adolescente a Sesto San Giovanni durante la guerra ha raccontato che, invece di andare nei rifugi al sicuro con i suoi, curiosava per le strade e sui tetti durante i bombardamenti degli alleati . Con l'incoscienza tipica dei ragazzi, con i suoi amici faceva da sentinella per proteggere e passare informazioni ai suoi amici piu’ grandi sbandati dopo '8 settembre e nascosti nelle soffitte dei palazzi di Sesto San Giovanni.

Infine l' intervento del comandante di brigata partigiana  Paride Brunetti detto Bruno e’ stato toccante. Bruno e’ molto lucido e buon narratore, abituato a parlare nelle scuole dove cerca di trasmettere le sue storie ed i suoi ideali alle nuove generazioni.

Ha raccontato una storia poetica per dirci che ad un certo punto bisogna cedere il timone ai piu' giovani. Lui ha ceduto la presidenza dell'ANPI di Saronno a Nuccia Pagani. Bruno, umbro di nascita, ha ricordato la "festa della prima aratura", vera festa di iniziazione del primogenito. In Umbria, quando lui era bambino,  per arare i campi usavano i buoi e l'aratore doveva essere forte, equilibrato e resistente per tracciare solchi profondi e dritti. Quando il "vecchio" si rendeva conto che l'arare diventava troppo pesante per lui, osservava il primogenito lavorare e, quando riteneva che era giunto il momento di cedere l'aratro, organizzava la "festa della prima aratura". Una domenica mattina, alla presenza della famiglia e degli amici, si attaccavano i buoi all'aratro ed il primogenito tracciava un solco nel terreno. Valutati i risultati, il vecchio esprimeva il suo giudizio, e se positivo, dichiarava aperta la festa. Si mangiava, beveva e ballava  per un giorno. Poi il vecchio si dedicava alla cura dell'orto ed a raccontare le storie ai bambini, invece il primogenito, investito di autorita', gestiva la famiglia e la fattoria.

Il secondo racconto ci ha riportati in Russia durante la disastrosa ritirata dell'ARMIR. Lui ufficiale fascista subi' un principio di congelamento e, rifugiatosi in una dacia per passare la notte,  venne aiutato da una ragazza russa che gli strofinò amorevolmente le mani con la neve finche' fu fuori pericolo.  L'ufficiale Brunetti chiese alla ragazza: perché l’hai fatto? La risposta: anch’io ho un fratello in guerra e spero che qualche ragazza italiana lo aiuti come io lo sto facendo con te.

P.A. Gianni

 

Saronno, 1 Gennaio 2005

Cari amici di Gerenzanoforum, vi invio altre foto del periodo '44-'45.

La prima foto   è stata scattata nel mese di maggio del '45 e ritrae tutto il gruppo di Saronno in divisa da partigiano. Nella seconda foto potete vedermi con la bicicletta con la quale svolgevo il mio compito di staffetta. Durante tutto l'anno (non avendo scarpe) dovevo indossare gli zoccoli.   Vi trascrivo  anche  il discorso da me tenuto durante la festa del Tesseramento in onore del Comandante Brunetti.

“Al Signor Sindaco, a Monsignor Prevosto ed a tutti i presenti, grazie per essere intervenuti.

Oggi non festeggiamo solo il Tesseramento, ma anche e soprattutto onoriamo il nostro Comandante Bruno, per il grande lavoro svolto con impegno e dedizione all'interno dell'A.N.P.I.

Bruno: grande Comandante Partigiano sulle montagne Bellunesi. E' stato decorato con numerose medaglie, tra cui la medaglia d'argento e con una Bronze Star dalgi alleati americani.

Di fronte a te, Bruno, vedi la piccola staffetta partigiana che in bicicletta portava gli oridini fino in Piemonte e aiutava a scappare i ragazzi che non ne volevano sapere di arruolarsi nella Repubblica di Salò.

Tu combattevi sulle montagne col tuo fucile, io combattevo con i pedali della mia bicicletta.

Ora il ricordo, caro Bruno, va a quel lontano 1978, in quella che allora era la Biblioteca di Saronno nel cortile della Vecchia Pretura.

Ricordi? Entrando in quella sala, tu ti avvicinasti a me dicendomi che mi trovavo nel posto sbagliato. Sentendo che anche io stavo cercando la riunione dell'A.N.P.I., mi hai fatto accomodare accanto a te. Ricordo la tua sorpresa quando scopristi il mio passato di staffetta e soprattutto quando vedesti il mio tesserino di riconoscimento e da quel giorno siamo diventati praticamente inseparabili.

Mi hai tenuto per mano e da persona chiusa e scontrosa che ero, mi hai aperto a quegli orizzonti che non volevo più ricordare.

In seguito con te ho portato la mia testimonianza a molti giovani in molte scuole. Tanta strada abbiamo percorso insieme e i ricordi non si cancelleranno mai.

Allora eri tu, Bruno, ad essere Presidente dell'A.N.P.I., associazione che hai tenuto per un trentennio ed è da poco che questo testimone lo hai passato a me. Ed il fardello è pesante sulle mie spalle.

A te, Bruno, va un grazie particolare, perchè negli anni mi hai maturata e spero di continuare sulla strada da te tracciata e di svolgere nel migliore dei modi il mio compito.

Ringrazio anche il Direttivo che mi è sempre vicino.

Comandante Bruno, oggi l'A.N.P.I. dona a te questa pergamena, ti nomina Presidente Onorario e ti premia con questa medaglia d'oro per l'instancabile lavoro da te svolto e per la tua totale e incondizionata dedizione a quei valori che sono alla base della nostra Libertà.

Ringraziando per il tempo concessomi, porgo i miei più cari saluti e colgo l'occasione per augurare un ottimo 2005 a tutti.”

Il Presidente dell'A.N.P.I. di Saronno

Pagani Maria (Ebe)