19April2024

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Garibaldi, Newcastle UK

La targa onoraria e commemorativa della foto si trova sul muro di un edificio alle foci del fiume Tyne presso Newcastle, nel nord-est dell'Inghilterra. C’è scritto che Giuseppe Garibaldi si recò fin quassù nel 1854 (un viaggio non indifferente allora) per chiedere consenso preventivo e aiuto ai politici e dignitari inglesi prima di intraprendere la campagna militare per l’unità d’Italia.

Il preside della King’s school mi ha “rispolverato la memoria” ricordandomi  una lezione di storia che appresi sui banchi di scuola delle Elementari "G. P. Clerici" di Gerenzano.
Garibaldi guidò la spedizione dei "Mille" nel 1860 conquistando il Regno delle Due Sicilie. Nel 1861 il suo sogno s'avverò e si celebrò l'Unità d'Italia.
Il preside continuò con la sua versione dei fatti.  L'isola di Malta, protettorato inglese a pochi chilometri dalle coste siciliane, era strategicamente di grande importanza militare per il controllo delle merci e delle truppe che transitavano tra Europa,  Africa ed Asia. Garibaldi si recò a Newcastle nel 1854 per discutere i suoi piani d'attacco e chiedere all'Inghilterra armi e munizioni da inviare segretamente da Malta in Sicilia come sostegno alla sua spedizione militare contro i Borboni. Forse questa versione dei fatti avrei dovuto saperla, ma non l'avevo mai studiata, né tantomeno sentita, l'ho trovata comunque interessante.
 
Pietro Tarlarini  (Newcastle, Giugno 2007)
 
-Nota di Gerenzanoforum- Riporto con piacere questa testimonianza di un nostro concittadino che vive a Newcastle, in Inghilterra e che ci ha mandato queste belle foto. Ho fatto una breve ricerca su internet che vi riporto di seguito per verificare i fatti storici. Fa sempre bene ricordare che siamo una nazione unica e che qualcuno prima di noi ha combattuto per unificare l'Italia.
Pierangelo Gianni
 

Dalle cronache ufficiali:
 
“Nell'aprile 1854, Garibaldi giunse a Newcastle on Tyne, dove da Joseph Cowen e dagli operai della città, cui ogni atto e fatti dell'eroe era già noto per bocca di Mazzini, ricevette grandi e cordiali accoglienze. Rifiutando però qualsiasi dimostrazioni pubblica, gli Amici della libertà europea vollero fargli un regalo con una sottoscrizione pubblica di non più di dieci centesimi per firma. In poco tempo fu raggranellata una vistosa somma, e l'11 aprile a bordo del proprio bastimento, gli furono consegnati un spada e un telescopio con l'iscrizione: "Al generale Garibaldi dal popolo di Tynside gli Amici della libertà europea. - Newcastle on Tyne, aprile 1854. »
 
Nella lettera di ringraziamento il Generale scrisse:
"Nato ed educato nella causa dell'umanità, il mio cuore è interamente donato alla libertà, alla libertà universale, ora e sempre. L'Inghilterra è una nazione grande e potente. Indipendente da tutti, all' avanguardia del progresso, nemica al dispotismo, unico asilo dell'esule, amica degli oppressi. Il Vostro governo ha dato all'autocrazia uno scacco, agli austriaci una lezione.
I despoti d'Europa sono per conseguenza contro di voi. Se mai in qualsiasi circostanza il mio braccio può esservi utile, sarò lieto di sguainare la bella spada donatami".”
 
“when Garibaldi was unknown, friendless, and penniless, he turned his bark up the Tyne to visit Mr. Cowen, the only Englishman from whom he would ask help. “ 

Da Wikipedia:
 
Tyneside: On 21 March 1854, Garibaldi sailed into to the mouth of the River Tyne in north eastern England, as Master of the sailing vessel Commonwealth. The ship had sailed from Baltimore and was flying the American flag when it docked and unloaded its cargo in South Shields. Garibaldi, already a popular figure on Tyneside, was welcomed enthusiastically by the local working class, although the Newcastle Courant reported that he refused an invitation to dine with dignitaries in nearby Newcastle. As a memento of his stay in the area, an inscribed sword, paid for through public subscriptions, was presented to Garibaldi. His grandson carried the sword to South Africa with him almost half a century later, when he volunteered to fight for the British Army in the Boer War. In total, Garibaldi stayed in Tyneside for over a month, departing at the end of April 1854.” 
 
Da: schoolnet.gov.mt (Sito ufficiale maltese)
 
 “Il governo inglese a Malta deve difendere i suoi interessi. Mentre all'inizio dell'influsso di esuli italiani a Malta, si mostra liberale, più tardi fa delle restrizioni sul numero di esuli da accettare sul territorio. L'Inghilterra teme che possano nascere delle spedizioni sovversive verso la penisola italiana. Tutto ciò metterebbe in cattiva luce il governatore a Malta, nonché la Corona. Inoltre, a causa di diverse presenze liberali nell'isola e di molti giovani favorevoli all'Italia, si è molto cauti a non permettere il contagio rivoluzionario nella stessa Malta.
 
Il governatore comincia a respingere la richiesta di sbarco di diversi individui perché possono fomentare nel popolo una rivolta perché
" ... i giovani e gli avventati erano incitati ad aspirare alla generazione dell'Italia, della quale Malta poteva nuovamente divenire una parte importante, data la sua posizione e forza nel Mediterraneo."
 
Nel 1849, Giuseppe Garibaldi rinuncia a sbarcare a Malta. Nel settembre dello stesso anno arriva a Tunisi da Genova, dove non gli viene concesso di approdare. Gli si mette a disposizione una nave per andare a Malta, ma rifiuta perché è a conoscenza delle precauzioni del governo britannico e sa che la sua richiesta di sbarcare alla Valletta sarebbe stata respinta.
 
Nel 1859, diventa governatore di Malta John Gaspard le Marchant, il quale rimane in controllo dell'isola fino al novembre del 1864. Le Marchant è quindi testimone sia dello sbarco dei Mille a Marsala e della presa del Regno delle Due Sicilie da parte di Garibaldi, sia della breve visita del Generale a Malta. La fama di Garibaldi come conquistatore e eroe è ormai sulla bocca di tutti e quando arriva a Malta nel 1864, molti sono gli inglesi a volerlo incontrare, tra cui membri dell'armata brittannica. Inoltre i protestanti inglesi sono a favore di Garibaldi perché ha combattuto contro la Chiesa e contro il Papa e il suo potere temporale.
 
Viva l'Italia! Viva Garibaldi!
La connessione tra Malta e Garibaldi è possibile grazie al lavoro degli esponenti del Risorgimento italiano a Malta. Nel 1859, Francesco Crispi sbarca a Malta con un passaporto falso e organizza l'invio di armi e munizioni per Garibaldi in Sicilia.
Nel 1860, tra i 25 che sbarcano a Pozzallo per consegnare le armi raccolte a Malta da Crispi a Garibaldi, ci sono i nomi di due maltesi: Giuseppe Camenzuli e Giorgio Balbi. Un altro maltese, Ramiro Barbaro di San Giorgio vorrebbe unirsi ai garibaldini in Sicilia, ma il suo tentativo risulta vano perché viene arrestato e rispedito a Malta.

 
 
La trascrizione della targa:
 
Municipio di North Tyneside
Marinaio/soldato
Giuseppe Garibaldi
patriota italiano del 19° secolo
stette in questa casa nel 1854 mentre
visitava Tynemouth per informare i politici locali
ed i leader industriali
sui suoi piani per unificare l’Italia.
 
Era acclamato in tutta Europa come
Un vero idealista e onesto politico.
 
Nacque a Nizza il
4 febbraio 1807 e morì
all’età di 75 anni a Caprera il
2 giugno 1882- 

1990