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I simboli delle elezioni comunali del 1975

Le elezioni comunali del 1975 ebbero come protagonisti cinque partiti politici: Democrazia Cristiana (DC), Partito Comunista Italiano (PCI), Partito Socialista Italiano (PSI), Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) e Democrazia Proletaria (DP).

Vinse la DC del professor  Giuseppe Borghi, sindaco per tre legislature, poi sostituito agli inizi degli anni '80 dal ragioniere Alessandro Zoni. Non vorrei fare delle considerazioni politiche di un periodo turbolento, soprattutto per il paese di Gerenzano che,  in quegli anni,  era diventato la pattumiera più grande d'Europa, ma vorrei soffermarmi sulla comunicazione politica e sui simboli dei manifesti elettorali usati per per quella tornata elettorale. La prima differenza con i moderni manifesti è la totale assenza di immagini di candidati. I partiti non erano basati sui personalismi dei leader, ma sulla proposta politica. Niente primi piani, niente mezzi busti ammiccanti e sorridenti, niente "bellocce", ma semplici simboli di partito, molto efficaci per contraddistinguere a prima vista lo schieramento politico.

Lo scudo crociato, la falce e martello, il sole nascente erano simboli storici; L'unica novità che testimoniava un cambiamento in corso (non dimentichiamoci che il movimento studentesco del '68 era ancora molto vitale) era quello di Democrazia Proletaria con un pugno chiuso, una falce e una pinza. Simboli tipicamente di sinistra ma slegati dalla tradizione.

La militanza in un partito politico era vissuto con religiosità (infatti si diceva; di che fede politica sei?) e chi votava DC mai avrebbe votato un altro partito, e viceversa, mai un "comunista" avrebbe votato DC. I simboli erano la sintesi di una storia durata un secolo. Si poteva individuare ancora la DC di Don Sturzo e di De Gasperi, il PCI di Togliatti e le numerose scissioni socialiste. La DC, nonostante le sue correnti, si presentava monolitica a centro-destra,  la sinistra era divisa in tre partiti ognuno con i suoi "distinguo" e sfumature di rosso. Il quarto partito di sinistra, il PSDI invece aveva oramai abbandonato la grande famiglia di origine e si era alleato con la DC.

A Gerenzano la DC era al governo dal 1946 e non brillava certo di fantasia comunicativa.   Anzi sul simbolo della DC per le comunali campeggiava la scritta LIBERTAS, mentre su quello per le provinciali c'era un leggero cambiamento: LIBERTA'. Un primo timido cambiamento che a Gerenzano, notoriamente paese conservatore, puzzava di rivoluzione.

Pier Angelo Gianni  29 Maggio 2013