Gerenzano come Giampilieri?

Adesso parliamo del nubifragio di Messina, della contrada Giampilieri invasa dal fango e dalle frane, ma anche noi, a Gerenzano, abbiamo avuto la nostra "grande piena" nell'anno 1756.

Vi riporto uno scritto dell'epoca:
“A tutti questi mali pose il colmo la grande piena accaduta nell’anno 1756, quando il Bozzente, accresciuto dal torrente Gardaluso e dal torrente di Tradate, interamente introdottovi contro ogni equità, dopo il taglio dei loro medesimi argini, portò quasi l’eccidio delle Comunità di Cislago, di Gerenzano, d’Uboldo, d’Origgio e di Rho, con quella lacrimevole inondazione accorsa nel primo luglio, quale atterrò case, disertò immense campagne, affogò armenti e diede la morte a molti abitatori” Fra le macerie delle case, e sparsi nelle campagne distrutte dalla violenza delle acque, furono ritrovati i cadaveri di decine di abitanti, e di centinaia di animali.

Piu' di 250 anni sono passati da quel giorno e grazie alle opere di idraulica e rimboschimenti che hanno interessato la nostra area, da Appiano Gentile, Tradate, fino a Lainate, Rho non ce ne sono state altre, a parte alcuni episodi al limite dell'emergenza che qualche vecchio si ricorda ancora.   Cos'era successo? Bisogna ritornare indietro di altri 250 anni. Si parla che nel 1500 vaste aree del tradatese e di Appiano vennero disboscate per produrre legname per Milano provocando una forte erosione dei suoli in caso di grandi piogge con masse enormi d'acqua che si riversavano a valle (non vi sembra la stessa storia di Messina?).

L'ultima alluvione disastrosa (quella del 1756) costrinse i nobili della nostra zona, i Castelbarco, i Borromeo, i Fagnani a sponsorizzare un'opera di bonifica inimmaginabile ai giorni nostri: rimboschirono, fecero un nuovo alveo al Bozzente, usarono i boschi  di Gerenzano, Uboldo e Origgio per frenare la violenza dell'acqua. Questo equilibrio e' durato fino ai giorni nostri. Ma fino a quando? Chi si ricorda piu' di queste opere? Quanta cementazione abbiamo davanti agli occhi?

Nell'area protetta si sono fatte delle aree industriali, delle cave e delle discariche (vedi Cislago Origgio e Gerenzano) e la zona di "spaglio" delle acque e' stata depauperata. La roggia Maestra e' un esempio. Chi sa dov'e'? Sono rimasti solo dei miseri brandelli insignificanti. Nel frattempo quando piove un po' piu' del solito il Bozzente inonda l'autostrada dei Laghi e la zona industriale di Origgio. Nell'alveo del Bozzente Vecchio, a Gerenzano, si e' fatta una strada (come a Giampilieri). Si costruisce ovunque, anche nelle aree di rispetto dei fontanili (come nel pratone della De Angeli).

Incrociamo le dita e speriamo che non si ripeta un evento atmosferico come quello del 1756. Non abbiamo memoria; Peppino Donzelli quasi trent'anni fa l'aveva gia' scritto nel suo libro.