Children Day

Aksai, primo Giugno 2004 - Oggi e' il giorno dei bambini. I nostri amici sono venuti a trovarci per passare mezza giornata con noi. Di mattino,  al "training center", hanno visto a naso in su le esibizioni degli "spider man", i nostri vigili del fuoco allenati ad effettuare gli interventi di emergenza.

Il bello doveva comunque ancora avvenire. Annie e tanti altri hanno invitato i ragazzi al "Trnava", grande magazzino post-sovietico nel centro di Aksai.
Qui i ragazzi e le ragazze accompagnati dai loro insegnanti hanno fatto "shopping". Partenza titubante, tanti stand ricolmi di vestiti; le ragazze hanno incominciato a toccare la merce ed a chiedere il prezzo, invece si vedeva che i ragazzi non erano interessati. Roba da femminucce. I jeans erano stretti, le magliette rosa, le scarpe, pure da donna. Insomma niente andava bene. Un altro stand più da maschi ha incominciato a stuzzicarli. Ora c'erano jeans larghi a metà gamba da veri "skeaters", magliette scure e larghe con improbabili slogan dissacratori, scarpe grosse da "basket", cappelli con la visiera larga. La globalizzazione sta veramente omogeinizzando i gusti del mondo. Anche mio nipote a migliaia di chilometri di distanza avrebbe scelto gli stessi indumenti.
Lo stand e' diventato un via vai di bambini che provavano i vestiti, con i più piccoli aiutati dalle maestre e da noi. Niente da fare per gli indumenti intimi, troppa vergogna, quelli bianchi non andavano bene, i boxer erano troppo ridicoli, quelli colorati neppure. Solo dopo numerose insistenze siamo riusciti a far comperare delle calze. Pazienza, valli a capire.
A fatica, ci siamo staccarci dal Trnava. Al "recreation center" dello "Czech camp" ci attendevano dei buoni shislik, spiedini di pollo, bibite, gelato. Tutto preparato dai gestori del campo.
Annie, come al solito, coordinava, fischi di richiamo per qualche bambino in oca che se ne andava a spasso per la piazza, tanta tenerezza con le bambine, tanto tatto con la direttrice e le maestre.
 
P.A. Gianni
Una lettera di Annie il giorno dopo:

PierAngelo,
They are great.
I wish you had managed to come in the afternoon. We played bingo in the rec centre for about an hour and gave away prizes. Then we went to the Sports hall. The TV cameras should have been there then. They were running about mad, it was great. They all looked so happy. We took them into the fitness centre. God job HSE were not there though! You should have seen the wee ones on the bikes. Their feet could not reach the pedals. Most of the girls had showers . We came back here gave them tea and biscuits and they all got on the buss exhausted but happy..me too as soon as my head hit the pillow last night I was out like a light.
 
Annie

4 Giugno 2004

UN REGALO BELLO, TANTO BELLO!

....così bello che mi hai fatto venire i lucciconi dalla emozione che ho provato! Mi hai ricordato gli anni della scuola , di quando portavamo i bambini a Milano o a Como perchè conoscessero l'ambiente della città, con tutto quello che ha di positivo e negativo la città e naturalmente oltre ad andare al Planetario o a Teatro o a vedere lo zoo li abbiamo portati alla Rinascente...non ti dico il casino! Ricordo che ero terrorizzata di perdere qualche bambino e dovevo stare attenta che non toccassero tutto! Era faticoso, ma vedevo la gioia della scoperta negli occhi dei bambini: questo mi ripagava della tensione e della stanchezza .Ad Arosio non c'era quasi niente allora, fuorchè ditte di mobili e "legnamè" artigianali, un paio di brutte mercerie e il negozio di alimentari che vendeva tutto...adesso è cambiato tutto anche lì !E' diventato un mondo pieno di tutto.....ci sono supermercati grandissimi ai margini del paese che attirano gli abitanti dei paesi vicini, quindi puoi immaginare che traffico c'è....

 Belli quei bambini che avete ospitato: le bimbe sono graziose e già donne con lo sguardo intenso , come se avessero ormai pensieri più grandi di loro.

I maschi sono più monelli, sbarazzini, con gli occhietti da furbi; mi sa che lì vige ancora il maschilismo! Le maestre sono uguali dappertutto: sembrano le massime istituzioni governative! Anche in Italia le maestre sono così, ce l'hanno nel DNA!

Maria Luisa