Ci sono posti che abbiamo smesso di vedere per ciò che sono perché è stata costruita una cortina che li nasconde, ma la discarica è sempre li e ha segnato, forse per sempre, il nostro territorio. Sotto un manto verde rassicurante giacciono ancora 11 milioni di metri cubi di rifiuti. Una massa enorme, composta da rifiuti di ogni genere, urbani, industriali e speciali. Questi rifiuti poggiano ancora sul fondo ghiaioso, senza gli strati impermeabili necessari a proteggere la falda, come prevedono le norme oggi in vigore e producono percolato, liquido altamente inquinante e biogas.
A più di 20 anni dalla sua chiusura, avvenuta nel 1990, è giunto il momento di ricostruirne la storia alla luce di una nuova sensibilità ecologica. Oltre alla ricostruzione storica interverranno i protagonisti di questa vicenda, ex amministratori gerenzanesi, cittadini, membri dei comitati antidiscarica, cittadini dei paesi che hanno subito (o accettato) sul loro territorio altre discariche nella provincia di Varese e Milano.
La parte finale della serata sarà dedicata alla presentazione dei metodi di bonifica oggi sperimentati in realtà simili perché vorremmo che il tutto non si risolvesse con un “amarcord”, ma per dare un nuovo impulso a risolvere un problema che non può essere eluso: la bonifica del sito.
Pier Angelo Gianni