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Gerenzano: il territorio Featured
01 November 2013 Written by 

Gerenzano: il territorio

Gerenzano si trova nella parte nord occidentale della Pianura Padana, in provincia di Varese.


ll territorio è prevalentemente pianeggiante ed è caratterizzato da leggere ondulazioni del terreno, da cave di ghiaia ed argilla, fornaci, fontanili ed alvei abbandonati di fiume.

Il suolo è composto prevalentemente da ghiaie e da argille. Le argille si trovano nella zona delle fornaci, di San Giacomo e nell'area dell'abitato. Questa vasta lingua argillosa è un terrazzo alluvionale che si affaccia sulla pianura vera e propria. Il terrazzo di Gerenzano si è formato durante una glaciazione denominata Riss (circa 200 mila anni fa).

Le zone ghiaiose ad Est ed ad Ovest di questo terrazzo invece sono più recenti (da 100 a 15 mila anni fa) e vennero deposte in un ambiente fluvio-glaciale chiamato Wurm. In questo periodo fiumi impetuosi depositarono spesse coltri sabbiose e ghiaiose lungo i loro letti ed erosero quasi completamente le zone argillose depositatesi in precedenza.

Il terrazzo di Gerenzano era lo spartiacque tra la valle del Bozzente/Olona ad occidente e la valle della Lura ad oriente.  Prima di essere regimentato il Bozzente scorreva lungo il bordo del terrazzo in un alveo poco definito e durante le frequenti piene inondava vaste aree creando delle paludi. Nelle bonifiche effettuate nel 1600 e 1700 questo tratto del Bozzente venne deviato nei boschi, dove attualmente scorre, costruendo con i picconi e carriole un canale artificiale da Cislago fino ad ovest di Uboldo. Nell’alveo originale, oramai privo d’acqua vennero convogliati i piccoli torrenti e risorgive che scendevano da nord (la Mascazza ed il Bozzentino). Alcune labili testimonianze degli antichi meandri del fiume sono ancora visibili verso la Cascina Soccorso dove si può seguire un fosso chiamato sulle mappe catastali "Vecchio Bozzente". All'interno del centro abitato invece l'alveo venne ostruito in tempi recentissimi trasformandolo in strade
 

 
Schema Geologico del terrazzo di Gerenzano

 GERENZANO  - EVOLUZIONE DELL'ABITATO

Le notizie storiche certe sono molto scarne e lasciano molti gradi di libertà alla ricostruzione degli eventi soprattutto dalla preistoria fino al periodo di rifioritura della comunità attorno al 1500 dove le cronache parrocchiali permettono una buona ricostruzione storica.

Probabilmente i primi abitanti Celti scelsero di insediarsi sul territorio di Gerenzano perché l'area è sopraelevata e protetta rispetto al fiume, è ricca di argilla, materia prima per vasellame, e di acqua sorgiva. La conquista e la successiva bonifica di questi territori da parte dei Romani e l'escavazione di argilla lungo il bordo del terrazzo hanno cancellato quasi completamente le tracce del primo abitato che, molto probabilmente, si trovava in prossimità del Bozzente e lungo il bordo del terrazzo nella zona compresa tra la cascina Laghetto, S. Giacomo e la Casina Soccorso. Oppure, in una seconda ipotesi, il primo nucleo abitato avrebbe potuto essere il terrazzo limitato dall’anello di risorgive che creava una zona rialzata e facilmente difendibile, come si può osservare anche per altri abitati Celti in Germania e Francia denominati  “Oppida"

  
 
Esempio di oppida celtico di pianura: La Cheppe (Marna, Francia)

    
 
Il nucleo storico di Gerenzano ha le caratteristiche di un oppida di pianura celtico

 
I Romani, oltre a lasciare come ricordo il nome del paese (Gerontium - anus: Terre di Gerenzio, probabilmente il nobile romano che possedeva tutto questo vasto territorio)  hanno suddiviso il territorio in appezzamenti regolari per mezzo della centuriazione.
Forse i Romani, durante la suddivisione del territorio con la centuriazione, furono i primi ad incanalare il Bozzente, i fontanili ed altre rogge minori  per poter irrigare i campi.

 

 
Le risorgive di Gerenzano

 
Ipotesi di centuriazione

La caduta dell’Impero Romano e le crisi dell’alto Medioevo scompaginarono tutto il tessuto viario, agricolo ed economico. Le strade incominciarono a perdere il tratto rettilineo, nuovi tratturi congiunsero gli abitati seguendo percorsi tortuosi. Le opere di bonifica si interrarono perdendo di efficacia e praticità. Le foreste guadagnarono terreno lambendo il centro abitato. Dal VIII secolo d.C. in poi, con la guida e la progettazione dei Monaci Benedettini, incominciò la riconquista dei campi ed il riordino del territorio e delle vie di comunicazione. Si sfruttarono di nuovo le risorgive naturali per alimentare le marcite verso S. Giacomo ed Uboldo e continuò lo sfruttamento dell’argilla per fare mattoni. Apice di questo periodo fu la costruzione della chiesa di S. Giacomo nel XVI secolo.

Il territorio di Gerenzano, sebbene abbia visto l'integrarsi di diverse popolazioni ed il passaggio di numerosi conquistatori quali gli Spagnoli, i Francesi, e gli Austriaci, non subì grandi evoluzioni rimanendo invariato fino al 1700 quando venne modificato dalla introduzione del baco da seta che richiedeva la piantumazione di filari di gelsi ed agli inizi del '900 con l’avvento dell’industrializzazione che portò le tessiture, la ferrovia, le “Case Operaie” ed infine l’autostrada.

P.A. Gianni  dicembre 2002



Redazione

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