Il deposito e' gratuito (le amministrazioni non sono però responsabili di eventuali furti).Un esempio di cooperazione fra due amministrazioni per risolvere un problema annoso e fonte di disagio per tanti utenti delle Ferrovie Nord.
Il vecchio deposito di biciclette era un residuo del pendolarismo "duro" degli anni del dopoguerra e del primo boom economico. Guardandolo vengono in mente le mattine di nebbia, il freddo della sala d'attesa della stazione, il treno per Milano delle 7,30, le carrozze di legno della II classe, le carrozze per fumatori e le sigarette "Nazionali senza filtro", i viaggi in piedi, lo smog della Bovisa, i compagni e le compagne di scuola. Archeologia.
Il vecchio deposito di biciclette era forse più romantico ma sicuramente più scomodo e insufficiente. Inoltre da molti anni era chiuso e chi usava la bicicletta come mezzo per raggiungere la stazione era costretto ad incatenarla ai pali della zona con notevoli disagi per tutti.
Il parcheggio delle automobili invece e' sterrato, fangoso, insufficiente e disordinato. Bisognerebbe che la cooperazione fra le due amministrazioni continuasse nella costruzione di un parcheggio per automobili moderno e funzionale. Incoraggiare l'uso del treno vuol dire anche permettere agli utenti delle ferrovie di lasciare la propria auto in un posto sicuro e ordinato. Per esempio: perché non fare un parcheggio asfaltato ed alberato con una sbarra azionabile con una tessera magnetica (come per la nostra piazzola ecologica)?
GPA