Baby P
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- **In London radio**
- **Last Updated on **31 **October** 2013****
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17 mesi di torture infinite, vessazioni continue, giornaliere che la madre e due suoi conviventi gli infliggevano. Da quello che riportano i giornali, la madre viveva con il sussidio statale per la disoccupazione e passava il tempo a visionare siti porno trascurandolo totalmente, il padre se ne era andato a tre mesi dalla sua nascita, i due attuali conviventi della madre erano psicopatici sadici che si divertivano a torturare il bambino.
Una notizia da far accapponare la pelle anche perche’ i servizi comunali di assistenza sociale visitavano periodicamente la “famigliola” senza riscontrare anomalie degne di rilievo. Addirittura un medico si era rifiutato di visitare il bambino agonizzante perche’ in condizioni igieniche pietose, praticamente consegnandolo alla morte. Non vi sto a raccontare ulteriori dettagli perche’ assolutamente rivoltanti. I servizi sociali si sono difesi asserendo che il loro dovere lo avevano fatto, ma la gente non ci crede e vuole vedere tutto l’ufficio ed i suoi responsabili licenziati in tronco. La notizia e’ arrivata fino in parlamento che ha istituito una commissione che in due settimane deve trovare i colpevoli e punirli.
Molti giornalisti si domandano: “E’ possibile che tra di noi succedano questi fatti senza che i servizi sociali se ne accorgano?”, “le sovvenzioni di disoccupazione stanno creando una comunita’ isolata senza moralita’?”. La storia di baby P sta mostrando una comunita’ inglese spaccata (Broken Society) in cui si possono avere figli con diversi partner e poi abbandonarli al loro destino e in cui la massima pena per sadismo sui bambini e’ punita con 14 anni di carcere. L’inghilterra si fa l’esame di coscienza a tutti i livelli arrivando in parlamento. A Gerenzano una povera ragazza vive in stato vegetativo a causa di uno psicopatico non curato che l’ha aggredita brutalmente. Ha funzionato da noi la rete di assistenza agli ammalati mentali? Nessuno e’ stato chiamato in giudizio? Qualcuno ha portato il problema a livello politico? Ci siamo interrogati noi, come comunita’, se abbiamo fatto tutto il possibile per evitare la tragedia? Puo’ succedere di nuovo?
Pier Angelo Gianni