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Papa Giovanni Paolo II, una testimonianza

Gerenzano, 29 aprile 2014 - In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II vi ripropongo delle foto scattate qualche anno fa in piazza San Pietro, a Roma. L'articolo era il seguente: 

Gerenzano, 8-Aprile-2005 - Oggi si e' celebrato a San Pietro il funerale di Giovanni Paolo II.  Il Dott. Angelo Oliva mi ha chiamato questa mattina proponendomi di pubblicare su Gerenzanoforum una serie di sue fotografie scattate il 9 Novembre 2003, in occasione della beatificazione di Padre Monti. 

Angelo mi ha raccontato le peripezie per riuscire a fotografare il Papa da vicino e, visti i risultati, ne e' valsa sicuramente la pena.
Vi ricordo che le fotografie sono una testimonianza unica per l'intensità' espressiva di un uomo sofferente che, nonostante la malattia, sprigiona una forza coinvolgente.

Le fotografie non possono essere copiate o divulgate senza il consenso dell'autore.

P.A. Gianni

 

Una poesia di Czeslaw  Milosz, scrittore e poeta polacco, premio Nobel 1980, dedicata al Papa:

Ode al Papa

 

Irresistibilmente, noi uomini dalla fede incerta,

siamo attratti da te. E così,

grazie all’esempio delle nostre vite,

liberi dall’ansia del futuro,

ci sentiamo davvero più forti.

Alle nostre spalle

Il secolo è rigato

Dalle orme di tiranni mostruosi

con il crollo di stati avvoltoi.

Sapevi, oh se sapevi, che sarebbe accaduto.

Hai irradiato speranza con Cristo,

signore e padrone della storia.

Nessuno poteva intuire la forza celata

nel novizio di Wadowice. Ti attendevano

le accorate parole dei poeti che rinunciano

agli ori del mondo. Sapevano,

oh se sapevano:

non quei potenti avvoltoi nel manto regale

ma tu, soltanto tu

avresti finalmente detto,

Urbi et Orbi, la novella

dell’ordine celato

dentro l’infinita disarmonia del mondo.

 

Sei il Pastore nato

dopo il crollo degli dei.

La città ovattata

di nebbia trasuda i dorati riflessi

del Vitello. La folla indifesa

corre al sacrificio dei propri figli

sugli scudi insanguinati di Moloch.

Paura, intorno, e un gemito strisciante.

Chi vuole la fede, non sempre la ottiene.

 

Poi, nella trasparenza

del mattino,

il suono d’una campana,

e s’irradia

il tuo dissenso. La gente

non sa,

non comprende. I giovani

di paesi senza fede si pigiano in piazza,

attendono l’antica Novella,

si gettano ai piedi del Vicario

che copre con infinito amore

l’intero gregge degli uomini.

 

Sei con noi e sempre lo sarai.

Ci accompagni quando si alza forte

La voce del caos sulla nostra esistenza,

quando la verità si rinchiude in chiesa

e soltanto chi ha dubbi resta fedele.

Quel tuo viso che s’alza

sulle nostre case ricorda

che un uomo può tutto,

quando vuole.

Ricorda l’aspetto radioso

della santità.

 

 

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