Per i gerenzanesi è un territorio praticamente sconosciuto perché non ci sono collegamenti diretti tra noi e la Cava e bisogna passare da Uboldo. Fino a trenta anni fa c'era una strada che congiungeva il Lazzaretto di Gerenzano con la Cascina Malpaga e Uboldo, ma dopo che venne impedito l'attraversamento della ferrovia con una robusta recinzione, l'area diventò "off-limits" per noi.
La Cava Fusi si trova sulla direttrice della cava Castelli, Morosi, Porro di Gerenzano e le cave di Mozzate a Nord , e su quella di Cerro Maggiore a Sud ovest. Tutto il complesso delle cave è costituito da un'enorme lente di ghiaia e sabbia spessa più di trenta metri che ha arricchito qualche cavatore, prima con la vendite degli inerti, poi con i rifiuti.
Uno di questi giorni sono andato a curiosare attorno alla cava Fusi. La mia prima impressione è stata positiva. L'area di lavorazione della ghiaia e sabbia è ordinata, esiste un tiro al piattello ben inserito nell'ambiente e la vegetazione sta crescendo rigogliosamente nelle aree abbandonate. Vi propongo una serie di foto della Cava e un confronto sorprendente con una immagine presa da google (presumo meno di una decina di anni fa). Tanto era brulla questa zona appena pochi anni orsono, tanto è lussureggiante ora. Lasciamo fare alla natura il suo lavoro. Lo fa bene e gratis. Si spera solo che l'area venga lasciata a bosco e non ci sia qualche brillante idea di trasformazione. Non si sa mai.
Un sogno: sarebbe bello ricollegare quel territorio di Gerenzano con un ponte pedonale e ciclabile che attraversi la ferrovia Nord. Si otterrebbe un duplice obiettivo: aprire una pista ciclabile e pedonale tranquilla e sicura in una zona molto bella dal punto di vista naturalistico, collegare il nostro parco degli Aironi, PLIS e centro sportivo con il parco dei mughetti di Uboldo. Un sogno?
Pier Angelo Gianni 16 Giugno 2013